Natsume Yuujinchou

Recensione manga fino al volume 29 scritta da KBII

夏目友人帳 - Natsume degli spiriti
Informazioni sul manga
  • Conta 24 volumi pubblicati da Hakusensha sulle riviste Lala DX e Lala.
    Si tratta di un manga di tipo Shoujo che tratta temi mistici e sovrannaturali. È tutt'ora in corso in Giappone mentre in Italia è stato pubblicato sino al volume 23 dalla Planet Manga.
    Prima di iniziare a leggere Natsume degli Spiriti (Natsume Yuujinchou) ho avuto modo di vedere le prime tre serie animate. Questo mi ha permesso di dare una valutazione iniziale alla trama e all'ambientazione trovando ragione di acquistare anche il manga alla prima occasione disponibile.
  • 22 volumi di Natsume Yuujinchou
Trama
  • Trattandosi di una recensione saranno presenti spoiler dell'opera per quanto si cerchi di rimanere sul vago.

    Natsume degli spiriti o, tradotto quasi letteralmente, Il taccuino degli amici di Natsume ci porta a vivere la storia passata e presente di Takashi Natsume, un giovane studente delle superiori con un grosso problema: può vedere i demoni/spiriti o youkai. Sebbene la cosa possa sembrare divertente non lo è affatto; infatti, da bambino, viene spesso accusato di inventarsi strane storie finendo per dover cambiare spesso famiglia presso la quale abita. I suoi genitori sono morti e vari parenti accettano di prendersi cura di lui.
    Il vero problema, però, non riguarda il poter vedere queste entità, ma che queste cerchino di avere un contatto diretto con lui, spesso con lo scopo di mangiarselo per poterne acquisire il potere spirituale.
    Le sue disavventure continueranno per svariati anni fintanto che i coniugi Fujiwara non lo inviteranno da loro in un paesino immerso nelle montagne piuttosto lontano dai grossi centri giapponesi ricchi di pericoli. I signori Fujiwara non hanno figli e vivono in una casa piuttosto grande, di quelle vecchio stile e sono molto contenti di potersi occupare di lui, ignari del suo potere. Natsume crescendo è giunto alla conclusione che sia meglio non rivelare a nessuno di poter vedere gli spiriti per preservare un po' di equilibrio tra lui e le persone che lo circondano sebbene non sia sempre possibile in quanto gli attacchi degli spiriti non sono quasi mai delicati. Come scusa si finge di essere anemico per giustificare eventuali situazioni che lo vedono coinvolto.
    Questo suo potere pare essere un'eredità di famiglia; sebbene i suoi genitori non abbiano mai manifestato la possibilità di vedere gli spiriti, la nonna, Reiko Natsume, pare fosse vissuta con questo enorme potere spirituale.
    Ciò che di lei è rimasto negli anni, dopo la sua morte, è lo Yuujinchou o taccuino degli amici nel quale sono riportati i nomi degli spiriti che hanno perso una sfida con lei. Ciò che si cela in quel taccuino, però, è ben altro.
    Ce lo spiegherà per bene Nyanko-sensei: uno spirito potentissimo, con la forma di un maneki-neko obeso assunta dopo secoli di prigionia a causa di un sigillo. Sigillo che per sbaglio verrà rotto proprio da Natsume. Nyanko-sensei, vero nome Madara, diventerà la guardia del corpo di Natsume, per modo di dire, accompagnandolo nelle sue sfide quotidiane con gli spiriti per insegnargli quanto possibile e necessario su quel mondo.
    Natsume scoprirà che non tutti gli spiriti sono maligni, ma che conoscere il loro nome ha moltissima importanza: il taccuino non è un semplice elenco di nomi, ma un elenco di spiriti che obbediranno ciecamente a chi lo possiede ogni qualvolta verranno chiamati. Se Reiko li aveva conquistati con sfide varie, Takashi vorrebbe poter restituire il nome ad ognuno di questi e liberarli da questo compito, ma non può farlo senza aver prima visto la loro forma e distruggere il taccuino non è una soluzione.
    Mano a mano che i mesi passano, Natsume, allarga il suo cerchio di amicizie: nel mondo umano si lega a due compagni di classe ignari del suo potere e a due compagni di scuola i cui parenti hanno legami con gli spiriti: Taki, il cui padre poteva sentirli, e Tanuma, il cui padre è un bonzo di un tempio della zona e si occupa di purificazioni.
    Nel mondo degli spiriti, oltre a Nyanko-sensei, potrà contare sull'aiuto di due medio rango, una bellissima e misteriosa fumatrice, Hinoe, innamorata di sua nonna (e forse anche di lui), un potente ed enorme spirito dell'acqua, Misuzu, e un "baffetto" dalla testa gigante esperto in barriere e sigilli. Ci sarebbe un altro spirito femminile da poter nominare, ma fa parte di una compagnia di youkai particolari e si vede raramente; Benio sembra sapere molte cose e si presenta con una farfalla rosa al posto dell'occhio destro.
    Nel mondo che circonda Natsume sembrano esserci molte casate in grado di vedere e interagire con spiriti e dovrà fare i conti con l'ambiguo attore Natori e il nuovo capo della più potente famiglia di esorcisti della zona, Seiji Matoba, che lo inviterà a schierarsi dalla sua parte.
    Purtroppo, dopo 22 volumi, non è ancora chiaro come si evolverà la situazione in quanto le pubblicazioni dell'autrice sono molto lente e spesso non riguardano la trama principale composta da Natsume e gli esorcisti, pertanto per una valutazione chiara dovremo aspettare ancora un bel po' di anni.

    Raggiunto il volume 29, finalmente, abbiamo un po' di trama principale con il ritorno sia di Matoba che di Natori. Il secondo è quello che più viene tirato in ballo con una bella storia che riprende parte del suo passato e ci permette di conoscerlo un po' di più. A riguardo di Matoba, invece, risulta chiaro che voglia far diventare Natsume un esorcista o, almeno, insegnargli come gestire le situazioni che coinvolgono gli spiriti.
    Al contrario di quello che pensa Natori di lui e della sua famiglia, Matoba si mostra sempre molto gentile nei confronti di Natsume e, quest'ultimo, sembra essere dubbioso su quale atteggiamento debba tenere nei confronti del capo famiglia più potente tra gli esorcisti. Nemmeno Nyanko-sensei pare avere nulla contro di lui e questo porta interesse nella lettura per eventuali colpi di scena futuri.

    Quello che posso dire, però, è che si tratta di una lettura piacevole e leggera, dove non è mai complicato comprendere quello che sta accadendo e le spiegazioni fornite sugli spiriti da Nyanko-sensei sono molto interessanti. Un'altra nota positiva riguarda le serie animate: queste ricalcano quasi al 100% quanto rappresentato nel manga, senza aggiunte diverse o eventuali finali discrepanti.
  • taccuino degli amici o yuujinchou
Il primo volume
  • Ogni qualvolta che si inizia la lettura di un libro o di un manga si prova sempre un po' di euforia: il disegno sulla copertina, le aspettative sull'immerisività della trama, le chicce dell'autore/autrice con eventuali citazioni ad altri prodotti e così via.
    Ovviamente, avendo visto le prime serie animate, molta di questa euforia è venuta meno; sebbene trovi le serie animate carenti sotto il profilo dell'animazione. Ero, comunque, in trepidante attesa di scoprire quale fosse lo stile del disegno di Yuki Midorikawa.
    I volumi hanno una copertina sul verde, con al centro una tavola colorata, disegnato similmente allo Yuujinchou o taccuino degli amici che si apre dal basso verso l'alto. Successivamente ho scoperto che le tavole sono diverse a seconda del Paese di uscita.
    Ogni capitolo dei volumi viene anticipato da una tavola, stavolta in bianco e nero a singola o doppia pagina, molto lavorata e altrettanto suggestiva in cui ci viene mostrato il protagonista spesso vestito con yukata o kimono di alta fattura, cosa che non accade quasi mai all'interno della storia.
  • Il primo volume di Natsume degli spiriti
Autrice e disegno
  • Sono passati molti anni da quando la giovane Midorikawa ha iniziato a disegnare Natsume degli spiriti, ma a leggere i quartini che ci dedica su ogni volume direi che la sua passione è rimasta intatta. È difficile rimanere concentrati per anni sulla stessa cosa ai giorni nostri. Inoltre, ha potuto ambientare l'opera lontano dalle caotiche città perché lei stessa vive in una zona piuttosto tranquilla, sebbene non esattamente identica a quella rappresentata nel manga. Di fatto, cartina alla mano, dubito che nevichi durante l'inverno, ma è probabile che la pace trasmessa dal manga abbia origine da quella che vive lei tutti i giorni.
    È nata nel 1976 nella prefettura di Kumamoto nel sud del Giappone ed ha quasi sempre lavorato per la Hakusensha. Non è particolarmente veloce nel completare capitoli tant'è che ne esce uno ogni mese e mezzo; la serie animata ha, oramai, raggiunto il contenuto del manga per cui spero si dia una mossa per produrre un po' di più.
    Quello che si può intuire su di lei ci arriva dai quartini che scrive all'interno dei capitoli; filtra sempre molta emozione da quelle poche parole che ci lascia e si ha l'impressione di un artista giovane e alle prime armi che vede il suo lavoro pubblicato per la prima volta. Spesso ci racconta di eventi cui partecipa, film su Natsume, il piacere di ricevere dei doni dai fan. Raramente ci informa di se stessa o della sua vita, ma questa riservatezza è tipica da parte di un giapponese. È persino difficile trovare delle sue foto pubbliche, anche se la si vede ad un evento pubblicato sul sito della Aniplex.
    Per quanto riguarda il disegno abbiamo dei notevoli miglioramenti mano a mano che si passa da un volume all'altro. I primi 3-4 volumi offrono un disegno a tratti incerto, un po' grossolano, specialmente per alcuni personaggi; dopo il 15° volume si può godere appieno di forme ben fatte e ricorrenti che permettono di riconoscere i personaggi anche per i loro particolari tratti somatici. Tra l'altro, come comunicatoci da Midorikawa stessa, solo dal 22° volume in poi lei inizia ad utilizzare il computer per disegnare o completare i capitoli e questo porta, finalmente, ad avere dei neri e delle ombre più pieni e gradevoli che danno maggiore profondità alle scene. Nei volumi precedenti si aveva la sensazione di osservare qualcosa di troppo bianco e dispersivo nonostante in alcune pagine si noti come manchino dei dettagli sui volti dei personaggi. Credo, però, che la forma finale di questi non sia esattamente farina del suo sacco, ma un seguire il design deciso dallo studio di produzione delle serie animate che ha portato quest'opera ad essere molto apprezzata.
  • Quartini di pagina scritti da Midorikawa.
Gadgets
  • Voglio spendere alcune parole a riguardo dei gadget che sono stati venduti assieme ai volumi; intendo, ovviamente, quelli distribuiti in Italia. Non ho memoria con quali esatti volumi la Planet Manga abbia permesso l'acquisto anche di questi extra, ma posso dire che sono all'apprenza carini e offrono un qualcosa in più all'opera. Purtroppo sono privi di un'utilità: un paio di gomme a forma di faccia di Nyanko-sensei e un mazzo di carte da poker a forma di testa di Nyanko-sensei. Un po' poco. Avrei preferito ricevere un portachiavi con Nyanko-sensei o un mini peluche, ammesso che sia qualcosa che si può fare.
    Si prova un po' di invidia nel leggere i quartini dell'autrice relativi ad eventi nei quali vengono distribuiti artbook o speciali tavole a colori. Da questo punto di vista si ha sempre molto poco nel mercato italiano e, se da una parte è comprensibile, dall'altra è un vero peccato. Ci sono titoli che godono di tantissimo materiale extra mentre per Natsume degli spiriti non si trova molto. Persino su Amazon quello che si trova è importato dal Giappone.
  • Le carte da poker di Natsume degli spiriti
Consigliato: sì!
  • Assolutamente. Natsume degli spiriti è un'opera che chi apprezza l'argomento youkai non può mancare di leggere per la grande varietà di situazioni in cui il protagonista si ritrova ad affrontare. Gli youkai non sono tutti buoni né tutti cattivi e questo permette di godersi ogni capitolo senza il timore di ritrovarsi all'interno di storie con finali già visti. Il miglioramento generale nel disegno dell'autrice è un altro punto a favore dell'opera e non è mai difficile riuscire a comprendere appieno la scena in corso.
    I personaggi principali sono per lo più buoni sebbene qualcuno di essi abbia motivo di comportarsi non sempre in maniera corretta verso gli altri o verso gli youkai. Questo mix tra personaggi diversi e youkai dal diverso potere e intelletto permette di alternare una lettura divertente ad una più seria. Un plauso per la caratterizzazione di Nyanko-sensei: davvero divertente leggere le sue battute sarcastiche o vederlo disegnato con gli occhi da demone quando è pronto a darsi da fare contro altri youkai malvagi.
  • Le due versioni di nyanko-sensei
Punti deboli
  • Non esiste nulla di perfetto al mondo e questo manga non fa eccenzione. Tra i punti deboli di quest'opera c'è da ricordare la non volontà, forse necessità, di portare avanti la storia principale permettendosi il lusso di interi volumi di quello che si possono tranquillamente chiamare capitoli filler. Di tanto in tanto un capitolo o due del genere sono più che graditi, l'ambientazione lo permette, ma così è già tanto se riusciremo a vedere la fine per il 2030. Inoltre, l'autrice, non sembra affatto un fulmine di guerra nel disegnare né sembra interessata alle nuove tecnologie che le permetterebbero maggiore praticità nel preparare le tavole. Iniziare ad utilizzare il computer per queste ultime solo al 22° volume è discutibile.
    La mia perplessità è che si stia cercando di tirare avanti quanto più possibile un'opera senza che questa abbia già una fine programmata; Midorikawa starà brancolando nel buio? Dai quartini nei volumi si evince che non abbia sempre ben chiaro cosa disegnare.