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Masamune-kun no Revenge

Nella scuola di Masamune c’è una ragazza piuttosto snob che allontana tutti i ragazzi che la invitano ad uscire.


Recensione

Questa recensione è stata scritta nel 2017, prima dell’implementazione del nuovo stile che potete vedere in quelle più recenti.

Mi capita, a volte, di aver voglia di guardare un anime stupidotto, magari divertente che possa unire qualche battuta divertente a delle scenette simpatiche con l’eventuale aggiunta di personaggi ben forniti di curve al posto giusto. Normale, no? Purtroppo la qualità di questi anime è sempre più bassa e i cliché si sprecano rendendo la visione per lo più noiosa.
Leggendo le solite tre righe di trama per questo titolo mi era sembrato ci fosse la possibilità di guardare un anime leggermente diverso in cui, sì, qualche cliché si sarebbe sprecato, ma senza troppo esagerare. Ahimé, Masamune-kun no Revenge, basa la trama sulla vendetta soltanto per 3-4 episodi per poi tornare a calcare la solita noia di un comunissimo anime romantico. Tanto che persino le scenette ecchi risultano prive di alcun interesse, forzate e quasi ridicole.

Masamune Makabe è un ragazzo atletico, alto e che ama stare molto attento a cosa mangia, prediligendo l’esercizio fisico e qualche muscolo in più da poter mostrare; questo perché da piccolo ha avuto qualche problema di peso ed è stato vittima di bullismo a causa dei rotolini di grasso che si portava appresso. Oltre a ciò è stato scaricato senza molta educazione da una certa ragazza di buona famiglia. Adagaki Aki è una studentessa della stessa scuola di Makabe e questi vuole vendicarsi a tutti i costi facendola prima innamorare di lui per poi scaricarla in malo modo.
Questa sarebbe la trama o quello che ci si dovrebbe aspettare, ma come ho detto poco fa, dura solo per i primi episodi: alla fine finisce per innamorarsene sebbene non ci sia un lieto fine e si fa riferimento ad una possibile seconda serie. In quei primi episodi ci si diverte, ci sono scenette allegre capaci di strappare qualche sorriso, poi la noia.

Il buco nell’acqua a livello di trama si accompagna a delle sigle poco interessanti che si dimenticano facilmente; il doppiaggio, invece, è buono così come l’animazione anche se non spicca per ambientazioni ben rese né per particolari effetti grafici.
Trattandosi di un anime romantico e divertente mi sarei aspettato molto di più e avrei preferito si fosse seguito il canovaccio dei primi episodi in cui Masamune-kun cercava di fregare la ragazza snob e altezzosa. Inoltre, i personaggi secondari come Neko e la capoclasse avrebbero meritato una gestione più attenta e approfondita, magari con archi di 4-5 episodi quasi personali.

Sigla iniziale :
  • “Wagamama MIRROR HEART” (ワガママMIRROR HEART) di Ayaka Ohashi
Sigla finale :
  • “Elemental World” dei ChouCho

Brutta opera

No, non vale la pena guardare Masamune-kun no Revenge. La pochezza della trama, piena di cose già viste parte bene, ma vira verso la noia, comune, purtroppo, a quasi tutti gli anime di questo tipo.

Autore dell’opera: Hazuki Takeoka

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