Recensioni

Toradora

In Toradora vediamo Aisaka e Ryuji, due compagni di scuola che si avvicinano piano piano sino ad innamorarsi l’un l’altro.

Trama
Aisaka Taiga
Aisaka Taiga

La trama è abbastanza banale e priva di profondità in quanto Toradora è incentrato sulla relazione dei due personaggi principali: Aisaka e Ryuuji. I due sono vicini di casa, ma abitano in due strutture completamente diverse: lei da sola in un mega appartamento mentre lui in una mini casettina assieme alla madre che lavora in una locanda nella quale mette in mostra le curve prorompenti.
I due non si conoscono fintanto che Aisaka decide di attaccare Ryuuji scavalcando il balcone a causa di una lettera d’amore che, pare, sia finita nello zaino del povero ragazzo ignaro di averla lui. La lettera risulterà vuota.
Da lì in poi i due inizieranno a conoscersi e frequentarsi, dapprima come semplici vicini di casa e compagni di scuola e, alla fine, come fidanzati.

Nel mezzo ne succedono di tutti i colori. La famiglia di Aisaka non esiste più da molti anni in quanto la madre sta con un altro uomo, da cui ha avuto un altro figlio, mentre il padre non sembra intenzionato a volerla trattare come una figlia. La usa soltanto come pretesto per litigare con la sua ex moglie.
La famiglia di Ryuuji è composta soltanto dalla madre in quanto il padre è deceduto, sebbene facesse parte della mafia locale.
Queste due situazioni spinose portano i due a volersi lasciare tutto alle spalle e ricominciare nonostante non possano farlo a causa della giovane età. In qualche modo verranno aiutati dai loro amici.


Personaggi

In linea generale i personaggi sono il fulcro di quest’opera e a loro viene dedicato tutto il tempo e la cura che meritano. Raramente si trova un anime in cui i personaggi sono così ben trattati ed equilibrati tra di loro. È divertente guardare ogni singolo episodio e vedere come le loro relazioni siano tutt’altro che positive.
Minori, rinuncia a Ryuuji per far sì che l’amica fidata Aisaka possa stare con lui, pagandone il prezzo a livello emotivo e sentimentale. Emi è una modella a due facce, amica di Yuusaku che la conosce fin troppo bene, che ama mettersi in mostra perfetta e bellissima salvo finire per scontrarsi con Aisaka che odia questo tipo di persone.
C’è un gran bel mix di caratteri diversi che rende tutto molto fluido e bello da vedere.


Animazione
Ryuuji Takasu
Ryuuji Takasu

Trattandosi di un’opera del 2008 incentrata all’interno di una scuola, o di una casa, non si può dire che ci sia un’animazione sorprendente o degna di essere ricordata.
Piuttosto è vero il contrario. Sembra di vedere School Rumble con personaggi dai classici occhioni enormi e coloratissimi con una paletta colori vecchio stile.
Le ambientazioni non sono male, ma sono piuttosto banali; persino il mega appartamento di Taiga, alla fin fine, non è che sia poi questo granché. Eppure c’è un lettone enorme.
Diciamo che sotto il profilo dell’animazione, Toradora, è piuttosto anonimo e temo che possa invecchiare piuttosto in fretta, specie se teniamo conto delle tante migliorie sviluppatesi negli ultimi 6-7 anni.


Sonoro

Salvando soltanto la prima opening, che entra in testa e ci rimane per giorni, quello che è gradevole sono le voci dei personaggi. L’impressione che si ha è che le doppiatrici si divertano molto a dare la voce ai vari personaggi e questo rende ogni scena ancora più coinvolgente da seguire.
Non sono tutte voci particolari; alcune, come quella di Minori, è abbastanza classica per questo tipo di personaggi un po’ svampitelli. Si poteva fare di meglio.

Sigla iniziale :

  • Pre-Parade – Cantata dalle doppiatrici
  • Silky heart di Yui Horie

Sigla finale :

  • Vanilla Salt di Yui Horie
  • Orange – Cantata dalle doppiatrici
  • Holy Night – Cantata da Rie Kugimiya & Eri Kitamura

Alla fine

Come accennato, non troverete molti anime con un livello simile nei personaggi. Divertente da guardare, molto coinvolgente e con contrasti molto realistici a causa dei caratteri molto diversi. È davvero una piccola perla da questo punto di vista.
Per il resto, purtroppo, si può recriminare quanto si vuole a partire da un livello di animazione non esattamente di alto livello che rende anonima quasi tutta l’ambientazione.
La trama è quella che è, senza particolari spunti da menzionare negli annali degli anime giapponesi.
In definitiva si poteva fare molto meglio, ma immagino che il budget non fosse particolarmente alto.
Il pappagallo? Ah sì, c’è un inutilissimo pappagallo…

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